FUORI POSTO. FESTIVAL DI TEATRI AL LIMITE propone teatro, danza e danceability, musica, allestimenti artistici, installazioni, mostre fotografiche, workshop per raccontate storie che fanno la “differenza”. Tutto sotto forma di performance urbane e a stretto contatto con il pubblico.
FUORI POSTO. FESTIVAL DI TEATRI AL LIMITE è un festival che sceglie di proporre i propri spettacoli solo in luoghi fuori posto: mercati, piazze, metro, gallerie, monumenti, centri culturali. Fuori posto è un festival che si avvicina al pubblico fino a farlo diventare parte dell’opera. Il festival Fuori Posto racconta storie che fanno la “differenza”, propone spettacoli che fanno riflettere su tematiche sociali: come disabilità, omosessualità, ambiente. Il festival è estetica ed etica. Fuori posto, inoltre, è l’unico festival di strada e spazi non convenzionali italiano, che mette al centro la capacità di artisti disabili, di realizzare spettacoli di alto livello artistico. FUORI POSTO nasce nel 2013, all’interno del Mercato di Valmelaina con l’intento di attirare un pubblico di passanti frettolosi, indifferenti, per trascinarlo in spettacoli che invitano a riflettere sul tema delle “differenze”. Nell’estate 2014 il festival diventa più grande, si svolge tra il mercato di Viale Stefanini e il Parco Andrea Campagna, ex Filippo Meda, dove arrivano compagnie da tutta Italia e artisti di fama internazionale come la ballerina Simona Atzori, nata senza braccia. Tutti i protagonisti delle giornate di festival sono uniti dalla voglia di essere nel “Fuori Posto” giusto ed anche il pubblico è finalmente nel posto giusto, fuori dall’indifferenza. Nell’inverno 2014-2015 il Festival inizia un percorso all’interno del IV Municipio di Roma e coinvolge tutto il territorio, anche le scuole; 80 ragazzi diventano, insieme ai professionisti, protagonisti dello spettacolo al Centro Culturale Aldo Fabrizi e alla Metro Ponte Mammolo. Nel 2015 la IV edizione arriva nella splendida cornice di Piazza san Silvestro e Galleria Alberto Sordi, con spettacoli di danza e videmapping. Circa 60 danzatori, disabili e non, coinvolgono il pubblico, commosso, danzante, sorpreso. Le performance sono entrate anche negli Stores della Galleria.

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